sabato 7 gennaio 2012

Hanuman sposta il monte Dronagiri

Hanuman vola veloce come il vento

I morti ed i feriti dell’esercito di Rama erano milioni. Indrajit – potentissimo rakshasa – aveva iniziato ad utilizzare la micidiale arma fornitagli da Brahma. Le sorti della battaglia sembravano compromesse per l’esercito del Principe di Ayodhya e settimo avatar di Vishnu
Eppure il giorno prima la fortuna sembrava arridere a Rama. Con l’aiuto delle scimmie Sugriva e Hanuman, aveva rintracciato la prigione dove il demone Ravana teneva rinchiusa la sua sposa Sita
Sì, proprio così, il potente rakshasa Ravana – invaghitosi della stupefacente bellezza di Sita – aveva rapito la moglie del dio Rama e l’aveva portata nel suo regno di Lanka e proprio a Lanka il Ramayana ci racconta come si svolse una delle più sanguinose guerre della storia dell’umanità. 
Le cose insomma si erano messe male per Rama, il suo esercito era decimato e la guerra praticamente persa. Che fare? 
Il saggio Jambavan prese la parola e disse: “Sulle più alte ed inaccessibili vette dell’Himalaya, sul monte Dronagiri, esistono piante magiche che ridanno la vita ai morti, che guariscono le ferite, che rinvigoriscono i corpi e che rinsaldano le ossa. Portatemi quelle piante ed io ridarò vigore al nostro esercito.” 
Chi poteva andare velocemente da Lanka fin sull’Himalaya, chi poteva percorre tutta l’India e tornare con le piante miracolose? Solo Hanuman, il figlio di Vayu, dio del vento. E così fu. Con tre passi (e dopo molte peripezie) il dio scimmia raggiunse le vette del Dronagiri e qui, non essendo in grado di individuare con precisione le piante, staccò l’intera montagna e, con altri tre passi, tornò sul campo di battaglia col suo prezioso carico. 
Alcuni feriti si ristabilirono al solo profumo delle piante miracolose, per gli altri Jambavan preparò pomate, decotti e altri medicamenti. I feriti guarirono, i morti risuscitarono, la battaglia potè continuare e Rama riuscì a liberare Sita. 
Il Ramayana ci racconta che Hanuman poi rimise la montagna al suo posto, in realtà ancor oggi guardando questa imponente montagna dell’Himalaya sembra che ne manchi un pezzo. Secondo gli abitanti dei luoghi è proprio il pezzo che Hanuman portò a Lanka per guarire i suoi compagni.

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