giovedì 22 agosto 2013

Ancora Mysore




Se siete a Mysore dovete trovare un po' di tempo per andare a Talakad, che dista circa 50 km. Le guide turistiche trascurano la vecchia capitale del regno Ganga, invece vale proprio la pena andarci.
Innanzitutto perché si può ammirare una campagna bellissima: piantagioni di riso e di banani, palme da cocco, fiumi ampi e cascate naturali, villaggi lontani anni luce dal traffico e dal caos cittadino.
È poi a Talakad ci sono sei templi dell'epoca Ganga (IV-V sec.), quattro sono trascurabili, uno e' in restauro e già se ne può apprezzare la bellezza, il principale invece è bellissimo, aperto e fruibile.



Un'altra visita che vi consiglio caldamente per tre motivi e' quella al Museo folkloristico, in realtà Museo archeologico. Non è semplice trovarlo, anche perché pochi ci vanno, ma insistete, e' dietro la biblioteca universitaria.
1. Il museo e' collocato nel quartiere universitario, una zona molto bella, ordinata, nel verde, con vari campus e college.
2. L'edificio che ospita il museo e' uno splendido palazzo, la residenza della sorella dell'ultimo maraja, vedere le stanze, i saloni, le scale del palazzo merita la visita.
3. La raccolta e' molto interessante perché non ci sono solo reperti archeologici usuali, ma anche oggetti rinvenuti nel palazzo ed utilizzati per la vita di tutti i giorni, inclusa la bella raccolta di marionette riproducenti i personaggi di Mahabharata e del Ramayana e utilizzate per eseguire rappresentazioni tratte dai due poemi epici.



Vi saluto con un Namaste. A presto.
















Location:Mysore

mercoledì 21 agosto 2013

Mysore




Durante la strada tra Bangalore e Mysore conviene fare una deviazione per andare a Somnathpur, villaggio a circa 30 km da Mysore. Qui c'è un tempio dedicato a Vishnu che è semplicemente fantastico. Si chiama Tempio di Keshava ed è stato eretto nel 1268. All'esterno e la torre (gopuram) sono intarsiati di migliaia di figure, dei, motivi ornamentali, scene erotiche, animali, fiori. Bisognerebbe starci una settimana per poter vedere e capire tutto ciò che è stato scolpito. Posto alcune foto.





All'interno il tempio non è meno bello con colonne e soffitti intarsiati nella pietra.









Mi sa che prossimamente gli dovrò dedicare un post più approfondito.





Arrivati a Mysore siamo subito andati a visitare l'Amba Vilas Palace, il palazzo del maraja. Sembra di essere nelle mille e una notte. Il palazzo e' enorme e sfarzosissimo. L'interno e' incredibile, colonne colorare, soffitti di vetri dipinti, pavimenti in marmo, dipinti. Ecco il palazzo dall'esterno (all'interno non si possono fare foto).








Abbiamo terminato la giornata gironzolando per Mysore fino ad arrivare al divertentissimo e affollatissimo Devaraja Market, mercato di frutta, verdura, fiori e incredibili soggetti.



Ecco la foto dell'ingresso e buona serata a tutti.


















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Location:Mysore

martedì 20 agosto 2013

4* ed ultimo giorno a Bangalore




Con gli onnipresenti motoriscio' questa mattina ci siamo fatti accompagnare al n. 1 di Mahatma Gandhi Road. Da li' abbiamo battuto a piedi le principali strade del quartiere: Residence Road, Richmond Rd., St. Mark's e Brigade Rd., Commercial Street. È stato interessante e anche faticoso. Non è come camminare per il centro di una città occidentale, i marciapiedi sono disconnessi, occupati da venditori ambulanti, veicoli parcheggiati ovunque, per la strada ti travolgono senza pietà, rarissimamente ci sono indicazioni delle strade e quindi vai a tentativi con la cartina che riporta un terzo delle strade esistenti. Ma in questo modo abbiamo scoperto posti che altrimenti avremmo mancato, come per esempio una piccola libreria dove ho trovato una riduzione dello Shiva Purana che non avevo trovato in altri ben più titolati book shop.
Un altro posto che vi voglio segnalare e' il Ristorante Mathsya al 48 di Church Street. È un ristorante vegetariano accogliente, pulito (inclusi i bagni), con un'ottima cucina ed è assolutamente economico (in due oggi spesa totale 322 rupie, meno di quattro euro).



Nel pomeriggio siamo ritornati al Gandhi Bazar che avevamo visto un po' sommariamente e che fa un po' dimenticare il traffico, le griffe le multinazionali presenti nella zona più commerciale.



Abbastanza vicino al Gandhi Bazar c'è il giardino botanico Lalbagh. Un'oasi di tranquillità con piante incredibili provenienti da tutto il mondo e rese ancora più rigogliose dal clima indiano. Da non perdere il giardino delle rose.


Il monsone, che ci aveva risparmiato fino ad oggi, si è scatenato proprio mentre visitavamo il giardino e non abbiamo potuto fare altro che quello che fanno gli indiani quando Indra manda giù un po' di acqua: abbiamo aspettato.
Che giudizio dare di questa città? Ancora e' presto, devo metabolizzare questa esperienza e poi quattro giorni sono pochi per avere un'idea di una metropoli da sei milioni di abitanti.
A caldo comunque devo dire che mi è piaciuta.
Non è una città turistica (avremo visto si' è no una decina di occidentali), non ci sono monumenti o altre attrazioni particolari, non è una città 'caratteristica', non c'è un vero e proprio centro storico (più Los Angeles che Manhatthan per intendersi), ma è molto divertente, molto sfidante, molto aggressiva. È molto indiana, ma a modo suo, tradizione e modernità fanno a cazzotti creando un bell'amalgama.
Domani partenza per Mysore.



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Location:Bangalore

lunedì 19 agosto 2013

2* giorno: ancora Bangalore




Oggi abbiamo cominciato dal Vidhana Soudha che vedete di fianco. Si tratta di un edificio enorme che ospita il Segretariato e il Parlamento del Karnataka.


Molto più interessante il Tipu Sultan Palace (seconda foto). Si tratta della residenze estiva del Sultano di Mysore eretta alla fine del 1700. Il luogo in cui sorge il palazzo e' molto tranquillo ed è soprannominato "Invidia del paradiso". Sostenuto da colonne di granito scuro, all'interno c'è un piccolo museo. Di tutte le cose, voglio parlavi solo di un divertente giocattolo di legno di circa 50 cm per 20 che rappresenta una tigre nell'atto di sbranare un soldato inglese. All'interno della tigre c'è un meccanismo a carica meccanica che riproduce un rumore simile al ruggito della tigre. Come erano amati questi inglesi!


Vicino al Tipu Sultan c'è un interessante tempio hindu dedicato a Vishnu. Si chiama Venkataramana e all'interno - oltre alle effigi di molti dei e dee - sono scolpiti episodi del poema epico Ramayana (da cui il nome).
Abbiamo avuto la fortuna di assistere ad un rito hindu (cfr la foto di fianco) destinato ad una famiglia che vi assisteva con parenti e amici.



Questa invece è una copia della Pieta' di Michelangelo con corona indiana. Si trova nella Basilica di St. Mary, nei pressi di Russel Marketing (che vi consiglio di visitare). Nella Basilica cattolica c'erano statue di Cristo, Madonna, Santi etc. ed era piena di fedeli indiani. A dire il vero l'atteggiamento devozionale e finanche i gesti non erano molto diversi da quelli visti nei templi hindu. Forse è vero quel che sintetizza il nome del mi Blog: la verità e' una i saggi la chiamano in modo diverso.
Da ultimo vi segnalo il Gavi Gangadhareshshwara Templum. un tempio shivaita ricavato in una grotta di granito all'interno della quale sgorga una sorgente d'acqua che la tradizione vuole sia acqua del Gange. Il dio principale del tempio e' Shiva venerato nella forma di lingam.


Abbiamo visto anche molte altre cose, di tutte però voglio lasciarvi con questo strano fiore che ornava uno dei tanti giardini di Bangalore.
Alla prossima!
Location:Bangalore

3* giorno a Bangalore






Oggi abbiamo iniziato la giornata visitando il Palazzo di Bangalore di cui di fianco vedete l'ingresso. Si tratta di un interessante palazzo stile tudor e vittoriano costruito come residenza dei Raja di Mysore appartenenti alla dinastia Wodeyar.
All'interno ci sono saloni per le feste e per i ricevimento, camere private, vestiboli ed uffici, arredati in stile e con le pareti piene di foto e di stemmi nobiliari del maraja.


Guardando i tre grattacieli della UB City sembra di essere a new York, anzi a Los Angeles. Si tratta di un enorme complesso adibito a negozi di ultra lusso (prevalentemente Made in Italy), uffici e residenze. Al suo interno era allestita una mostra di arte contemporanea 'Art Bengaluru: a reflection', molto, molto interessante (cfr. foto sotto)















Abbiamo effettuato tutti gli spostamenti con spericolati Motoriscio'. Gli autisti di queste 'api' modificate mi stupiscono ogni volta che ci salgo. Viaggiano violando il Codice della strada di una decina di paesi, ma se non facessero cosi' sarebbero sopraffatti dagli altri utenti della strada. davvero una giungla d'asfalto, dove il piu' debole, o il piu' titubante, viene eliminato senza pieta'.
A presto.

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Location:Bangalore

sabato 17 agosto 2013

1* giorno a Bangalore

Bangalore e' una città caotica, con un traffico infernale e uno smog che ti strizza la gola, ma ci siamo voluti venire per cercare di capire la capitale tecnologica dell'India, 6 milioni di abitanti e una ricchezza media ben superiore agli standard indiani. E si vede. Le strade e i marciapiedi sono sì pieni di buche e lavori in corso, ma le fogne non sono a cielo aperto, ci sono molti giardini ben curati, pochi i mendicanti, molti i negozi anche di lusso.
Questo e' il traffico in Mahatma Gandhi Road

















La mattina l'abbiamo passata proprio lungo questa strada, la zona commerciale più famosa, e ci siamo giocati gran parte del nostro budget per lo shopping in idoli induisti e libri acquistati alla fornitissima libreria Gangaram's book bureau di Church street.
Abbiamo poi trascorso invano 45 minuti in un negozio Vodafone per comprare una SIM da usare col mio ipad. Dopo aver compilato moduli su moduli, hanno scoperto che non avevano microsim per ipad e avrebbero voluto che usassi una card da cellulare previa riduzioni con forbici da cercare altrove. No grazie.
Dopo un lauto pasto vegetariano, siamo andati a visitare il Big Bull Temple, un tempio dedicato a Nandi, il veicolo di Shiva. Questo e' il portale di ingresso
















Ambiente bellissimo e tranquillissimo. Il tempio - una sola stanza - presenta un enorme toro scolpito in un monolite di granito. Il tempio e' stato costruito nel 1500. Abbiamo parlato col sacerdote che ci ha dato la benedizione di Nandi e ci ha consentito di girare intorno all'enorme idolo.
Il tempio, insieme ad altri piccoli tempietti dedicati ad altre divinità, e' in un giardino molto curato, con alberi altissimi popolati di simpatici scoiattoli e, meno simpatici, enormi pipistrelli diurni che svolazzano (per fortuna molto alti) e strillano. Non ne ho mai visti di così grandi.
Nei pressi del tempio c'è il divertentissimo Gandhi Bazar e questo e' il busto dedicato al Mahatma

















Un mercato tradizionale indiano a cielo aperto che vale assolutamente la pena di visitare e (probabilmente) rivisitare.
Alla prossima.



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Location:Bangalore

sabato 3 agosto 2013

Narada e il contadino

Il saggio Narada
Narada, un grande saggio dell’hinduismo, era veramente compiaciuto della propria santità e della propria devozione a Dio a cui il suo pensiero era sempre rivolto.

Vishnu allora gli apparve e gli disse di recarsi presso un contadino che viveva ai margini della città per conoscere una persona che era più santa e più devota di Narada stesso.
Il saggio si recò immediatamente da questo contadino e lo seguì dalla mattina alla sera per vari giorni. E cosa vide? Vide un povero lavoratore che la mattina presto si alzava, pregava brevemente Dio e poi si recava nei campi a lavorare tutto il giorno. La sera, prima di coricarsi, il contadino invocava nuovamente Dio e si addormentava.
“E quest’uomo sarebbe più santo e più devoto di me?”, chiese meravigliato Narada.
“Ti spiegherò un altro giorno - rispose Vishnu - ora ti devo dare un importante incarico, prendi un vaso di terracotta e riempilo fino al colmo di olio, poi con questo vaso in mano fai il giro di tutta la città senza versare neppure una goccia di olio.”
Narada, compiaciuto di essere stato prescelto dal Dio, fece ciò che Vishnu gli aveva chiesto e impiegò l’intera giornata per percorrere quella distanza. Al calar del sole tornò stanco e soddisfatto dal Dio, dicendogli, “Ecco il vaso, ho fatto il giro della città senza versare neppure una goccia d’olio!”
“Bene – rispose Vishnu – e quante volte mi hai invocato o hai pregato durante il tuo tragitto?”
“Mio Dio – replicò Narada – ero impegnato a non versare l’olio e a camminare, come facevo a pensare a te o a pregare?”
“Non è allora più santo di te quel contadino – disse Vishnu - che, nonostante la fatica, ogni mattina ed ogni sera invoca il mio nome?”

Narada and the farmer

 Narada
Narada, a wise man of Hinduism, was really pleased with his own holiness and devotion to God in which his thought was always addressed.
Vishnu then appeared to him and told him to go to a poor farmer who lived on the edge of the village to get to know a person who was most holy and most devoted of Narada same.
The wise man went immediately from this farmer and followed him from morning to night for several days. And what did he see? 
He saw a poor worker who got up early in the morning, prayed God briefly and then went to work in the fields all day. In the evening, before going to bed, the farmer again invoked God and fell asleep.
"And that one would be more holy and more devoted than me?" asked Narada amazed.
"I'll explain this another day - Vishnu said - now I give you an important assignment, take a clay pot and fill it up to the top of the oil, then with this vessel in hand go around the whole city without spilling a single drop of oil."
Narada, pleased to have been chosen by God, did what Lord Vishnu had asked  and spent the entire day to travel that distance. In the evening he came back, tired and satisfied, by God, saying, "Here's the pot, I went around the city without spilling a single drop of oil!"
"Well - Vishnu said - and how many times have you invoked me or you prayed during your trip?"
"My God - Narada replied - I was busy not to spill the oil and walking, I could not think of you or pray?"
"So, he's not holier than you that farmer - said Vishnu - who, despite the fatigue, every morning and every evening calling my name?"